In giro verso nord, apparentemente senza meta , aspettando il sole in una mattina che invece è rimasta grigia.
Tranquilla strada asfaltata fino a Sant'Antonio e poi provinciale per sant'Alberto; traffico: ce ne liberiamo svoltando sull'argine destro del canale destra Reno. Fino alla Romea, poi passiamo all'argine sinistro che ci porta a Casalborsetti: non una metropoli, ma un luogo noto del quale scopro solo oggi la piazza, con chiesa, forno, bar accogliente e ... fontana, una dotazione preziosa per chi va in bici.
Il tempo di un caffè e subito ci immergiamo nelle pinete. Prima a nord, in riva al mare, fino alla zona militare interdetta; e poi, ritrovato il Lamone, percorsone un tratto dell'argine destro, all'interno della pineta che circonda la piallassa della Baiona.
E non è più solo pineta, ma un mondo d'acqua, sabbia e arbusti. Un mondo appartato di cui ci piace esplorare alcuni angoli poco noti, accompagnati dalle voci e dagli sbattiti d'ala degli uccelli.
Come sempre, Gianluca avanti a tracciare la via, io dietro. Soste frequenti per fotografare. Non incontriamo umani; cigni, cavalli, fagiani in quantità. Ci si sente esploratori!
Poco a poco la mano dell'uomo ritorna visibile, inizialmente sotto forma di file ordinate attorno al sentiero ridiventato stradello di pineta.
Poi, sgombrata la vista da arbusti rovi e canne, attraverso l'immagine, seppur lontana e sfumata nella nebbia non ancora dissipata, della zona industriale.
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Bentornati in città: Ravenna è tutto questo! Ed altro ancora.