mercoledì 10 gennaio 2018

Forlì, alla scoperta di tracce del ventennio


A Cavallo non è piaciuta la foto con la statua, troppo grande:"la solita arroganza di voi umani!". A nulla è servito spiegare che che con la statua non c'entro nulla, perché l'ha fatta mettere uno morto da tempo, e neanche tanto bene. 

Ha messo il muso e non ha più parlato nel ritorno da Forlì a Ravenna. Temo che si sia fatto influenzare da qualche slogan elettorale sulla libertà e l'uguaglianza!
Peccato, ma pazienza, passerà.

La giornata è stata comunque piacevole, un fuori programma primaverile in gennaio e ne abbiamo approfittato per farci 63 chilometri fra le due città, principalmente lungo gli argini del Ronco e del Montone. Percorso noto, ma in inverno è diverso!
E poi ne abbiamo approfittato per un approfondimento inedito alla ricerca di memorie, sopratutto del "ventennio". Ricerca facile, Forlì ne ospita tante, e ben conservate.

Cavallo ovviamente dirà che non è d'accordo su questa ricerca, ma a me certe architetture piacciono, indipendentemente da chi le ha costruite. E poi che c'è di strano se uno che va in giro con un cavallo blu a pedali gradisce aquile incoronate  e giganti di pietra con le ali?

Ecco di seguito qualche immagine.
Notare il "S.P.Q.F."

            

Ma Forlì non è solo ventennio e anche oggi qualche altro dettaglio interessante l'abbiamo trovato. 
Ma ne parleremo la prossima volta.













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