martedì 17 aprile 2018

Verso la Villa Romana di Russi


La villa romana di Russi. Anche se si trova a due passi da Ravenna, non c'ero mai stato.


Condizionati da un  cielo grigio che promette pioggia e non alimenta progetti ambiziosi, decidiamo che oggi è il giorno adatto e prendiamo la via del Montone verso Ragone.
Poi punteremo su Russi e, dopo la sosta caffè nella solita pasticceria e la visita agli scavi, percorreremo la via Godo vecchia e rincontreremo l'argine del fiume  a San Marco.
E' un percorso adatto a tutti, 40 km fuori dal traffico. Strade percorse innumerevoli volte, ma che acquistano oggi nuovo interesse.

Attraversiamo una campagna antica, ricca edifici un tempo funzionali ai lavori nei campi, edifici studiati e curati nei dettagli, ben diversi dai fabbricati rurali di oggi ...



Belli e ricchi di vita vissuta, ma spesso in abbandono.



Gli scavi di Russi sono a ridosso del centro, a sinistra dopo il sottopasso per chi proviene da Russi.


Si scende una rampa all'interno di una oasi verde, e ci si porta diversi metri sotto l'attuale piano di campagna. Qui, nei secoli, le piene del Lamone hanno accumulato metri di depositi sui resti romani. 
Cavallo è un poco deluso, perché non vede nulla che assomigli a stalle antiche; e sopratutto perché il guardiano ha ferito il suo orgoglio vietandogli l'ingresso.

Lo lascio ai suoi crucci e vado! Trovo alcune zone protette, molti resti e diversi cartelli che guidano la visita.
La villa, nelle sua sicuramente non breve esistenza, era stata progressivamente adattata alla vita rurale, ed è ricca di traccie di magazzini e depositi, che richiedono un poco di impegno per essere immaginati. Magazzini di una villa comunque arricchita dai commerci che probabilmente fiorivano utilizzando la via d'acqua del vicino corso del Lamone.
Ma oggi è invece la parte dedicata alla residenza che colpisce maggiormente un visitatore frettoloso come me, perché conserva in ottimo stato numerosi pavimenti con mosaici intatti.









Mi prendo un po' di tempo per leggere i cartelli, ammirare i mosaici e fotografarli.
Ma il mio compagno di esplorazione mi aspetta sconsolato, e non posso dilungarmi oltre.  Dovrò tornare senza di lui!                                                                                                                                                     


Ripartiamo. Ancora di corsa, ancora sul fiume, ancora insieme, ognuno coi suoi pensieri di uomo o cavallo!
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Ma a noi piace. E per fortuna la pioggia non arriva.


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