venerdì 27 agosto 2021

Arno in Casentino, una ciclabile incompleta. Ma c'è di che consolarsi.

 


Stia, in Casentino, è il punto di partenza dell'escursione di oggi. Sarà una tappa  improvvisata, senza una meta precisa che non sia l'esplorazione del percorso dell'Arno e della ciclovia che, ci risulta, dovrebbe esistere. 
Comunque vada, sarà interessante visitare queste terre ricche di storia e di cultura. 
E in effetti, già da Stia, in cui pernottiamo dopo l'escursione di Camaldoli, le meravigliose ceramiche dei Della Robbia, agevolmente visibili nelle chiese aperte fino a tarda ora, assumono un ruolo centrale nella nostra giornata.

              

Ma siamo qui per pedalare, mi ricorda Cavallo Blu, pedalare sulla ciclabile dell'Arno. Che in effetti esiste ed è addirittura integrata col percorso ciclabile che scende da Camaldoli e che in parte abbiamo percorso ieri.


E allora andiamo, partiamo dal centro di Stia, agevolmente troviamo il fiume ma subito lo lasciamo per inserirci in un percorso urbano, studiato e protetto: anche eccessivamente protetto, al punto di chiedere ai ciclisti di scendere spesso dalla bici. Un vezzo che i progettisti, a volte improvvisati, spesso hanno; anche dalle nostre parti.


Torniamo fortunatamente all'Arno e il percorso si fa gradevole, vario e lontano dal traffico.



Una decina di chilometri in mezzo alla natura, finché non appare davanti a noi la sagoma del castello di Poppi: un obiettivo irrinunciabile, anche se ci costerà fatica raggiungerlo.


Ci sarà salita; e ci sarà un poco da soffrire in mezzo al traffico, perché nel frattempo la ciclabile ci ha abbandonato. 
Ma a Poppi ci arriviamo e ci possiamo concedere una breve visita al suo bel centro storico...


 ...che domina la valle dell'Arno, ed è dominato dal Castello dei Conti Guidi.


Ritroviamo, non agevolmente, la ciclabile. Ritroviamo il fiume e l'ombra ristoratrice.


Ma troppo presto raggiungiamo la periferia di Bibbiena e il traffico; nuovamente ci poniamo la solita domanda: saliamo o non saliamo? E' mezzogiorno e prudenza direbbe di non andare. E invece andiamo, nonostante il parere contrario di Cavallo Blu. Andiamo e soffriamo sotto il sole diventato impietoso.


Raggiungiamo comunque il centro di Bibbiena e le sue belle ceramiche. 
C'è anche tanto altro da vedere. Che però ammireremo la prossima volta; a noi interessano ora i ristoranti, ma sono tutti pieni. Imbocchiamo la discesa e  puntiamo nuovamente al catello di Poppi, confidando di trovare, ai suoi piedi, un poco di ristoro.


Così è stato. 
Percorso  di 45 chilometri, agevole salvo le salite (poco meno di 400 mt di dislivello) concentrate verso i due centri e l'interruzione, a tratti, della ciclabile.. Faticoso più per la temperatura che per le difficoltà. Meglio sceglier altro mese e altri orari, ma sicuramente da consigliare.

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