lunedì 15 ottobre 2018

Al guado sul Bidente ... questa ci mancava!



Quella che doveva essere una passeggiata tranquilla e veloce, si è rivelata una bella escursione. D'altra parte se a proportela è Gianluca qualche sorpresa, e qualche fatica, te la devi aspettare e puntualmente arriva. Parcheggio alle 15,15 a Forlimpopoli, presso il chiosco di Piadina della strada per  Bertinoro: è sabato, abbiamo due ore di tempo, poche ma ce le faremo bastare. Si punta a Bertinoro, si procede in salita, ma prima che inizi quella dura svoltiamo a destra lungo i campi e ci ritroviamo su una carraia parallela alla strada di prima. Salita dolce, c'è un poco di foschia, ma la vista di Bertinoro a sinistra è comunque appagante.




Torniamo su strada asfaltata, ora saliamo verso la chiesa di Casticciano, in direzione Polenta. Questa è una salita vera, che però da respiro e non dura a lungo.


Giunti alla chiesa cambiamo direzione puntando, su strada asfaltata, alla Fratta e di lì a Meldola e alla sua rocca. Discesa e salita si susseguono, non ci annoiamo.


Sbuchiamo nei pressi del ponte dei Veneziani, lasciato il ponte  prendiamo la strada per Teodorano e poi,  alla nostra destra, un viottolo verso il Bidente, un fiume che cambia più volte nome (a valle del ponte il fiume si chiamerà Ronco fino a Ravenna, dove contribuisce a creare i Fiumi Uniti) e ci ritroviamo nel tratto finale e più affascinante del percorso di oggi.
Una striscia di vegetazione che nasconde i pur presenti campi coltivati che costeggiano il fiume da ambo i lati, creando l'illusione di un bosco ben più ampio.


Qui Cavallo si trova a suo agio, nonostante i ciottoli e l'ortica, e si rilassa.
Ma c'è una sorpresa: dobbiamo guadare il fiume!
Fortunatamente il guado è ben organizzato, pietre grandi e della stessa altezza che lasciano scorrere l'acqua anche se in quantità abbastanza abbondante, garantendo appoggi asciutti. Passiamo, e questa volta sono io a sostenere Cavallo precedendo, prima volta oggi, la nostra guida!


E' fatta, ancora un tratto di sterrato in quello che da qui in avanti dovrebbe essere un parco fluviale, attrezzato ma apparentemente poco manutenuto e frequentato, e sbuchiamo nei pressi di una cava nella zona della strada del Mezzo, a monte di Meldola.

Si potrebbe proseguire tornando al fiume, ma è più tardi del previsto,  rientriamo scegliendo un percorso più veloce su strade trafficate e non meritevoli di descrizione.
Torneremo perché da queste parti c'è tanto altro da vedere, oggi ci accontentiamo dei 30 chilometri percorsi.




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