Torniamo su strada asfaltata, ora saliamo verso la chiesa di Casticciano, in direzione Polenta. Questa è una salita vera, che però da respiro e non dura a lungo.
Sbuchiamo nei pressi del ponte dei Veneziani, lasciato il ponte prendiamo la strada per Teodorano e poi, alla nostra destra, un viottolo verso il Bidente, un fiume che cambia più volte nome (a valle del ponte il fiume si chiamerà Ronco fino a Ravenna, dove contribuisce a creare i Fiumi Uniti) e ci ritroviamo nel tratto finale e più affascinante del percorso di oggi.
Una striscia di vegetazione che nasconde i pur presenti campi coltivati che costeggiano il fiume da ambo i lati, creando l'illusione di un bosco ben più ampio.
Qui Cavallo si trova a suo agio, nonostante i ciottoli e l'ortica, e si rilassa.
Ma c'è una sorpresa: dobbiamo guadare il fiume!
Fortunatamente il guado è ben organizzato, pietre grandi e della stessa altezza che lasciano scorrere l'acqua anche se in quantità abbastanza abbondante, garantendo appoggi asciutti. Passiamo, e questa volta sono io a sostenere Cavallo precedendo, prima volta oggi, la nostra guida!
Si potrebbe proseguire tornando al fiume, ma è più tardi del previsto, rientriamo scegliendo un percorso più veloce su strade trafficate e non meritevoli di descrizione.
Torneremo perché da queste parti c'è tanto altro da vedere, oggi ci accontentiamo dei 30 chilometri percorsi.
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