domenica 3 marzo 2019

Il Ronco fino alla Pieve Acquedotto, sui due argini del fiume




La via Ravegnana che collega Ravenna a Forlì non è una strada consigliabile ai ciclisti. Ma in questi giorni, a causa dei lavori di ripristino, la strada è chiusa alle auto ( ma non alle bici e ... ai cavalli!) nei pressi di Longana. Dato che il traffico si è ridotto anche negli altri tratti, è possibile azzardare una esplorazione inedita. L'abbiamo fatto seguendo un percorso di 55 km, in andata sul solito l'argine destro del Ronco fino all'incrocio con la Cervese, a Forlì. Al ritorno seguendo la Ravegnana fino a Ravenna.
Nei primi chilometri, fino a Coccolia, c'è ancora movimento di auto e qualche camion, ma si può andare. Nell'ultimo tratto, quello sbarrato, invece la strada è deserta e il tragitto sull'argine sinistro del fiume è completamente deserto e silenzioso. Per me e Cavallo Blu veramente godibile,sopratutto in una giornata di quasi primavera come questa.

Argine destro
Argine sinistro
Ma il tratto più interessante di questa escursione è la scorciatoia che consente di attraversare agevolmente superstrade e autostrade, a Pieve Acquedotto di Forlì, seguendo lo stradello prima sterrato, poi asfaltato, che partendo dal ponte sul Ronco di fronte alla casa cantoniera, conduce ad una chiesa; e di lì alla Ravegnana, ormai fuori dalla città.
Ci troviamo improvvisamente in un altro mondo, lontano dal traffico, a contatto diretto col'ambiente fluviale.
La Chiesa è la Pieve di Santa Maria in Acquedotto.
Una pieve romanica che sembra prendere il nome dall'antico acquedotto di Traiano e che, pur essendo a due passi da autostrade e grandi vie di comunicazione che la circondano, non è facilmente  raggiungibile! Ma noi oggi ci siamo arrivati, e anche se non abbiamo potuto visitarla, ne è valsa la pena. 











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