mercoledì 27 maggio 2020

MARMI BIANCHI E CIELO BLU sulla antica via Romea Germanica

Forse è l'effetto della lunga quarantena che rende lo sguardo più attento ai particolari, ma ogni volta che riprendiamo le vie già percorse innumerevoli volte in passato scopriamo qualche novità.


Oggi la meta era Forlì,  da raggiungere seguendo il corso del Ronco.
Una distanza ragguardevole per le gambe di Cavallo, ma una meta da lui gradita per via dei bassorilievi di soggetto guerresco di piazzale Vittoria che ogni volta torna ad ammirare, nonostante non manchi di rispiegargli  che risalgono ad un periodo poco glorioso per l'Italia! Ad ammirare e fotografare!


Ma non mi formalizzo: Forlì val pure una foto!
Cielo limpido, di un blu intenso come difficilmente si vedeva prima dell'epidemia: qualche effetto positivo, per ora, c'è! Vento gradevole, campagna rigogliosa, in un attimo siamo a Borgo Sisa.


E' qui, appena entrati in territorio forlivese, che ci aspetta la sorpresa di giornata: un nuovo cartellone ci spiega che ci troviamo sulla via Romea Germanica, una antica via percorsa dai pellegrini tedeschi per raggiungere Roma. Spiegazione arricchita da mappe dettagliate che descrivono, da lì in poi, due varianti per raggiungere gli appennini: la prima punta a Forlì, seguendo strade a noi note, la seconda resta a destra del fiume, restando però a costeggiarlo in direzione di Meldola. Si tratta di una strada che non conosco, e vorrei immediatamente esplorarla.
Ma Cavallo è irremovibile: ci aspetta Forlì! Quindi andiamo, ci fermiamo in piazza Vittoria, facciamo foto, ci concediamo un caffè e ripartiamo sullo stesso percorso.

Torneremo, ovviamente: l'aggettivo "Germanico" evoca quel tanto di guerresco che a Cavallo piace: quindi promette che mi accontenterà.

Discutendo della scoperta di oggi e di come purtroppo nessuna indicazione sia ancora presente nel territorio di Ravenna, evochiamo antiche battaglie e torniamo, dopo una sessantina di chilometri, nei pressi di Ravenna, alla Colonna dei Francesi;  altro marmo, altro cielo sereno e,  purtroppo, altra sconfitta da ricordare: al termine dello scontro anche Ravenna ne uscì devastata, saccheggiata e violentata dalle truppe vincitrici.

Ma questo per Cavallo blu non è importante.

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