Ma il moto lo rinfranca, gli risparmio il tratto di pineta di Milano M. rovinato dalla tempesta dello scorso anno e che qualche giorno fa lo ha fatto soffrire. E siamo subito al bar. Sosta caffè. E pasta per ripristinare gli zuccheri .Rientriamo? No. Si prosegue per Cervia, così, tanto per non tornare a casa troppo presto! Passo lento lungo il canale e fra le case dei salinari. Città che si prepara a ricevere turisti.
Rientriamo? Sì, ma cambiamo strada, passiamo dal parco di Cervia, e poi dalla Casa delle Aie.
Si và, e al pensiero della Casa delle Aie a Cavallo non viene in mente Camillo Morigia che la progettò per i pignaroli, ma i mitici cappelletti e per l'acquolina in bocca non sente in più gli acciacchi e inizia a trottare. Fortunatamente è presto, la cucina è chiusa, niente cappelletti e braciola, ci accontentiamo della foto.
Rientriamo? Si ma passiamo da Savio, scavalchiamo il fiume fra i due paesi che condividono il nome, e poi vediamo.
E a Savio ci fermiamo sul ponte, ricordando che da qui parte la ciclabile del fiume, verso Cesena. Anche questa è strada già nota, ma ormai chi ci ferma più! Ci lanciamo Verso Castiglione, attraversando la campagna Cervese ricca di campi maturi.
E poi è subito argine e, poco dopo Castiglione, ancora due paesi a cavallo del fiume, uno Cervese ed uno ravennate, con lo stresso nome e un ponte ad unirli. Li raggiungiamo mirando, da lontano, alla sagoma bellissima di palazzo Grassi che via via si ingrandisce.
Dopo la passerella che ci consente di evitare il traffico scendiamo in territorio ravennate, ma siamo lontani da casa, un ultimo sguardo al castello, imponente e ben conservato, e ripartiamo.
Ora è più caldo e non siamo più su ciclabili.
Concentriamoci sul rientro, questa volta senza ripensamenti! Paesi noti, strade secondarie e poco trafficate che a volte ci traggono in inganno. La stanchezza inizia a farsi viva, fortunatamente ci concediamo una ultima sosta ristoratrice a Campiano.
Mentre io mi dedico alla bella pieve, che rivedo sempre con piacere, anche se Cavallo preferisce la fontana.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHnTvHz9gaVwk_L4JGMdB8C3VIZYqfsYrAiRhyphenhyphenK1Erp-RnMkie5ZbK2dXpFe4LwvbIBO1HsVHnBY7g1jLbF89LgkOY6nPA9IHexIhSaPPyVviMQX2DerhTrPM_TGA6qhTsCwukkjwoGGU/s320/P1020320.JPG)
Ultimi chilometri sotto il sole, senza parlare. Adesso è la fatica a prevalere, fatica pura; ma anche se non abbiamo più parole domani sarà bello raccontare di queste quattro ore in giro per la Romagna, a riscoprir tesori sparsi per la campagna.
E poi è subito argine e, poco dopo Castiglione, ancora due paesi a cavallo del fiume, uno Cervese ed uno ravennate, con lo stresso nome e un ponte ad unirli. Li raggiungiamo mirando, da lontano, alla sagoma bellissima di palazzo Grassi che via via si ingrandisce.
Dopo la passerella che ci consente di evitare il traffico scendiamo in territorio ravennate, ma siamo lontani da casa, un ultimo sguardo al castello, imponente e ben conservato, e ripartiamo.
Ora è più caldo e non siamo più su ciclabili.
Concentriamoci sul rientro, questa volta senza ripensamenti! Paesi noti, strade secondarie e poco trafficate che a volte ci traggono in inganno. La stanchezza inizia a farsi viva, fortunatamente ci concediamo una ultima sosta ristoratrice a Campiano.
Mentre io mi dedico alla bella pieve, che rivedo sempre con piacere, anche se Cavallo preferisce la fontana.
Ultimi chilometri sotto il sole, senza parlare. Adesso è la fatica a prevalere, fatica pura; ma anche se non abbiamo più parole domani sarà bello raccontare di queste quattro ore in giro per la Romagna, a riscoprir tesori sparsi per la campagna.
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