mercoledì 2 settembre 2020

Verso la via Emilia, col Ronco sempre a destra, sull'antica via Romea Germanica

 

Si prevede una giornata soleggiata ma fresca, adatta a macinare chilometri in pianura. Andiamo a Forlì, ripetendo un itinerario noto e collaudato. Ma non noioso: oggi la luce è diversa e i colori caldi della campagna si fanno ammirare. E poi c'è il Ronco, di cui percorriamo l'argine destro, che si sta spogliando della vegetazione superflua, e ci offre scorci inediti sull'altra sponda.

Tutto regolare fino a Borgo Sisa, al cavalcavia sull'autostrada e all'incontro con la Cervese: dovremmo

imboccarla in direzione di Forlì, entrando nella parte meno gradevole del percorso, il tratto urbano che ci porterà al piazza Saffi e all'immancabile caffè.

Come ci capita spesso, visto che le gambe di Cavallo Blu oggi frullano bene, cambiamo idea incuranti della strada aggiuntiva che ci aspetta: esploreremo strade nuove, quelle descritte nel cartello relativo alla  antica via Romea Germanica (che abbiamo appena incontrato a Borgo Sisa) e ci porteranno al Ronco, sulla via Emilia, continuando a tenere il fiume sulla destra. 

Non ci sono più argini da percorrere, solo strade secondarie che si snodano costeggiando il fiume, a tratti a poca distanza, a tratti a distanza maggiore. Abbiamo memorizzato la cartina, ma ci capita di sbagliare strada, ed uno di questi errori ci porta al santuario del Fornò, che in passato abbiamo spesso intravisto da lontano.


Piccola deviazione per visitarlo, ma ci dobbiamo accontentare dell'esterno. E dell'immersione nella ricca campagna forlivese, che tutela e protegge i propri preziosi frutteti!


Ritroviamo il fiume, ne rileviamo la presenza a distanza, una striscia di bosco incassato fra i campi. Sembra un altro fiume, salendo è bello vederne le metamorfosi. 


Siamo al Ronco, paese omonimo del fiume attraversato dalla via Emilia. Ora dovremmo continuare l'esplorazione, spostandoci sull'altra sponda. Ma la strada da percorrere per rientrare è ancora tanta e preferiamo imboccare il lungo percorso ciclabile che ci porta  a Forlì. Torneremo.



Ed è sempre gradevole fare un giro in piazza, prendere fiato, e concedersi un caffè prima del balzo finale. Che non sarà uno scherzo, perché nel frattempo il sole si è rimpossessato del cielo! 

Andiamo, verso Barisano, San Pietro in Trento con la sua pieve e le sue ombre ristoratrici, e all'altro fiume della giornata, il Montone che ci accompagnerà fino a Ravenna.

Alla fine sono 70 i chilometri percorsi: Cavallo ne è fiero, ma mi ha già detto che per un paio di giorni non lo devo disturbare! Questa volta la pensiamo allo stesso modo.

Nessun commento:

Posta un commento