sabato 22 agosto 2020

BERTINORO E POLENTA, inondati di luce estiva


37 km non sono tanti, ma se lungo il percorso incontri tre o quattro salite "cattive", con pendenze che arrivano al 15%, allora la gita si fa veramente impegnativa. Almeno per noi.

Altimetria: Carpinello, Bertinoro, Polenta, FrattaT., Carpinello.
             
Per questo motivo il circuito che da Carpinello, passando da Forlimpopoli, sale a Bertinoro e poi a Polenta e si butta giù verso la Fratta prima di rientrare a Carpinello, è un test dello stato di forma di Cavallo Blu.

Ieri, 21 agosto, l'esito è stato positivo. Percorso completato senza scendere di sella, escludendo ovviamente le soste foto e quella per il ristoro, che non manca mai.
 
Mi rendo conto che questa non è una grande notizia, tutti i ciclisti ravennati sanno cosa significa andare a Bertinoro. Io stesso ne ho scritto qui in passato. 

Ma ogni volta che si torna da queste parti, in stagioni o orari diversi, si apprezza qualcosa di nuovo.
Questa volta siamo partiti presto, alle 7,30 ero già in sella. Essere solo col mio fedele Cavallo meccanico mi gratifica ogni volta di un piacere vitale, che prescinde dalla reale forza fisica, inevitabilmente calante.
Oggi è il sole sorto da poco, con la sua luce giovane, a dare a cose note un aspetto diverso. Ed eccone tre.
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Il santuario di Casticciano che compare fra gli ulivi lungo la salita per Bertinoro, a destra.


Il sole che si riflette sull'Adriatico lontano, ma non tanto, visto dalla terrazza di Bertinoro.


La chiesa di Polenta illuminata di lato.

Non è poco. 
Più che sufficiente per compensare della copiosa sudata che il sole di agosto ci infligge lungo la via di ritorno. 
Ma da Polenta alla Fratta è tutta una unica fiondata in discesa e, dopo, solo pochi chilometri pianeggianti ci separano dall'auto opportunamente parcheggiata all'ombra.



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