In giro attorno a Ravenna. Oltre non si può andare, anche se è difficile accettarlo, perché la primavera si è fatta viva, e Cavallo scalpita. Fortunatamente il Comune di Ravenna è molto grande e c'è da scegliere. Siamo rigorosamente soli, passamontagna calato anche se fa caldo, mascherina pronta per eventuali soste. Andiamo a sud, nella pineta di Classe, in direzione foce Bevano seguendo l'argine del Fosso Ghiaia che confluisce nel Bevano poco prima della foce. Giornata stupenda, correndo in pineta si scorda per un po' anche la pandemia!
Direzione Fosso Ghiaia - paese e, successivamente, un lungo rettilineo lungo il fiume, affacciato sulle cave e Mirabilandia. Caffè, rigorosamente da asporto in paese, poi via verso Borgo Faina. E' un aggregato di casette e officine, inchiodata sulle strade verso Cesena, vecchia e nuova statale, ricordato principalmente per quello che fu il tempio del liscio.
Ma la strada si percorre bene, non c'è traffico, fiume a destra: ci stiamo divertendo.
Proseguendo verso Gambellara la campagna cambia e compaiono tracce di un passato più ricco. Il fiume però è sempre più povero d'acqua, e prima del paese ci lascia definitivamente.
Il paesaggio ora è famigliare, e con questa luce e con gli alberi ancora spogli offre spunti nuovi.
E, sosta dopo sosta per fotografare, dopo 47 Km siamo a casa.
E' stata una giornata gradevole e rilassante, in cui abbiamo aggiunto qualche piccola tessera alla conoscenza del nostro territorio, ma soprattutto abbiamo scritto un'altra piccola pagina di resistenza alla pandemia.
Nessun commento:
Posta un commento