venerdì 26 febbraio 2021

LUNGO IL FOSSO GHIAIA

In giro attorno a Ravenna. Oltre non si può andare, anche se è difficile accettarlo, perché la primavera si è fatta viva, e Cavallo scalpita. Fortunatamente il Comune di Ravenna è molto grande e c'è da scegliere. Siamo rigorosamente soli, passamontagna calato anche se fa caldo, mascherina pronta per eventuali soste. Andiamo a sud, nella pineta di Classe, in direzione foce Bevano seguendo l'argine del Fosso Ghiaia che confluisce nel Bevano poco prima della foce. Giornata stupenda, correndo in pineta si scorda per un po' anche la pandemia!



Alla foce però oggi non ci fanno andare: cancelli chiusi al giovedì; è presto per rientrare e vorremmo esplorare qualche percorso mai battuto, cosa tutt'altro che facile. Ma l'idea buona si fa viva: risaliamo il Fosso Ghiaia, alla ricerca ... della sorgente!


Direzione Fosso Ghiaia - paese e, successivamente, un lungo rettilineo lungo il fiume, affacciato sulle cave e Mirabilandia. Caffè, rigorosamente da asporto in paese, poi via verso Borgo Faina. E' un aggregato di casette e officine, inchiodata sulle strade verso Cesena, vecchia e nuova statale, ricordato principalmente per quello che fu il tempio del liscio. 



Ma la strada si percorre bene, non c'è traffico, fiume a destra: ci stiamo divertendo. 
Proseguendo verso Gambellara la campagna cambia e compaiono tracce di un passato più ricco. Il fiume però è sempre più povero d'acqua, e prima del paese ci lascia definitivamente.


Poco importa, noi ri-incontriamo il Ronco e l'argine amico che ci conduce a Ravenna.
Il paesaggio ora è famigliare, e con questa luce e con gli alberi ancora spogli offre spunti nuovi.



E, sosta dopo sosta per fotografare, dopo 47 Km siamo a casa. 
E' stata una giornata gradevole e rilassante, in cui abbiamo aggiunto qualche piccola tessera alla conoscenza del nostro territorio, ma soprattutto abbiamo scritto un'altra piccola pagina di resistenza alla pandemia. 





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