Il collegamento ciclabile veloce fra i lidi di Comacchio e Ravenna, evitando i pericoli della Romea, sembrava un miraggio.
Poi in un luglio torrido finalmente la notizia: inaugurata la ciclabile di Bellocchio che collega Lido di Spina con l'argine del fiume Reno, consentendo poi di proseguire da un lato verso Sant'Alberto e, successivamente, Ferrara; dall'altro verso Primaro, Casal Borsetti e gli altri lidi Ravennati.
Una bella ma contradditoria notizia (è aperto stabilmente? A fasce orarie? L'hanno già chiuso?) che decidiamo di verificare di persona. Ed eccoci qui, in auto fino a Spina: fermarsi lungo la Romea nei pressi del sottopasso non è cosa facile. Chiediamo e, sì, ci confermano che costeggiando il canale che corre parallelo alla Romea si giunge a Bellocchio, e si passa sotto la statale.
Abbiamo aspettato il tardo pomeriggio, ma fa comunque caldo nonostante il forte vento. Cavallo sembra non sentire il caldo, scalpita e ci lanciamo!
Percorriamo lo sterrato per un paio di km, purtroppo a tratti in mezzo all'erba alta. A sinistra uno specchio d'acqua popolato da numerosi, tranquilli fenicotteri e sullo sfondo la pineta che chiude la vista del mare. Raggiungiamo il primo dei nuovi ponti ciclabili e l'agognato sottopasso.
Percorrerlo è quasi emozionante: dall'altra parte c'è la futura stazione del parco di Bellocchio ( lavori ancora in corso), cancelli aperti ma minacciosamente presidiati da lucchetti e nessuna indicazione di orari di apertura o direzione. Il nuovo ponte però è bello: un trampolino da cui tuffarsi nelle valli.
Noi ci tuffiamo, incontriamo una solitaria barca al rientro dal lavoro e poi solo acqua e cielo, sole al tramonto e rumore del vento.
E pochi isolati altri ciclisti, tutti a corto di informazioni come noi, ma come noi tutti attenti ad assorbire la magia di questa attraversata delle valli a pedali.
Giunti al Reno e agli ultimi cancelli, rientriamo a Spina e alle delizie delle friggitorie comacchiesi.
Oggi ci accontentiamo di questi 20 km. Torneremo per inserire questo percorso in itinerari più ampi; per esempio parcheggiando a Primaro e di lì, dopo qualche kilometro sull'argine del Reno imboccando la nuova ciclabile verso i lidi ferraresi.
Nel frattempo confidiamo che si proceda rapidamente a realizzare una segnaletica adeguata e, soprattutto, parcheggi idonei a evitare pericoli sulla Romea. Gli spazi sembrano esserci, ora occorre poco per completare il lavoro ed evitare che la fruizione di questa bella realtà torni ad essere un miraggio.
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