martedì 27 giugno 2023

CICLABILE DEI TRABOCCHI 2: da Fossacesia a Vasto

 


La seconda tappa della nostra esplorazione della ciclabile dei Trabocchi inizia dove eravamo arrivati ieri: Lido di Fossacesia. 
E per un breve tratto il percorso è simile al precedente. Con la stessa comoda sagoma della pista che percorriamo per circa due km, fino al ponte sul fiume Sangro. 


Un primo trabocco, nei pressi di Punta la Morge, lo incontriamo anche oggi ... poi ne vedremo pochi.
Siamo in territorio di Torino di Sangro, continuiamo concedendoci qualche deviazione per esplorare la costa e le sue diverse spiagge. 
Dopo soli 3 km la pista si interrompe: dobbiamo trasferirci sulla statale. Lo sapevamo, ma tentiamo caparbiamente di proseguire sullo sterrato che si mantiene sul tracciato della vecchia ferrovia. Tentativo infruttuoso: una frana ci costringe a tornare sui nostri passi.
Dopo un paio di km sulla ss16 possiamo riprendere il tracciato della ciclabile che costeggia spiagge attrezzate, via via più popolate di bagnanti e parcheggi. Sarà così fino al lungomare di Casalbordino, un frequentato centro balneare.


Nuovo cambiamento di scena, attraversiamo la foce del fiume Sinello e entriamo nella riserva naturale di Punta Aderci, il fondo non è più asfaltato anche se resta ben battuto. Ci immergiamo in un altro mondo, nel verde e nel silenzio e, per un lungo tratto, ci sentiamo protetti dal sole ormai alto nel cielo senza nuvole.



Ci avviciniamo alla Punta Aderci, la strada sale e il bosco scompare. 
Il paesaggio merita il viaggio, una costa nordica sotto un sole africano. 
Incontriamo gruppi di persone, a piedi, che sfidano la calura per andare verso le spiagge. 
Noi abbiamo una meta, Vasto, e proseguiamo: ci guida il miraggio del porto di Vasto che compare in lontananza. 




Passare nei pressi del porto non significa però arrivare in città. 
Prima occorre percorre un bel tratto di cammino sulle strade della zona industriale di Vasto, in cui si perdono le tracce della pista ciclabile. 
Ed è qui, affrontando un lungo rettilineo in salita, che Cavallo Blu comincia a perdersi d'animo e a coltivare l'idea di non raggiungere la meta. 
Fortunatamente ritroviamo la ciclabile, quella ben attrezzata, quella che scorre sul mare e ti fa respirare anche se è mezzogiorno e l'acqua è finita. 
A Vasto ci arriviamo!  
Ci rinfreschiamo alla fontanella che incontriamo alla stazione dismessa e, rinfrancati dall'ombra e da un gelato, siamo pronti a ripartire e a concludere la nostra "missione" giornaliera. 
Che alla fine sarà di 61 km: non male per le gambe non più giovani di Cavallo blu!