domenica 3 giugno 2018

Sogliano e dintorni

'Sogliano al Rubicone, San Giovanni in Galilea, Ginestreto, Ponte Uso, Sogliano.


Questo l'itinerario di oggi. Non tanti chilometri, 26, percorsi  esplorando le colline Cesenati. Ma, vista l'altimetria, sufficienti per riempire una mattinata di giugno.
Oggi siamo in compagnia. 
Parcheggio e caffè in paese, foto di rito davanti alla fontana di Tonino Guerra, e via!



La prima parte dell'itinerario non presenta difficoltà particolari, ci allontaniamo poco dalla altitudine di partenza, i 373 metri di Sogliano. Saliscendi sì, ma non impegnativi. Siamo sulle strade della "nove colli",  incontriamo numerosi ciclisti che salgono dalla pianura e, forse, dalle spiagge in lontananza. Cavallo si crogiola nel pensiero di una escursione rilassante.


Accompagnati dal profilo di San Marino, siamo presto ai ruderi della pieve di San Giovanni in Galilea. Saltiamo il paese e ... giù fino ai 146 metri del fiume Uso

 

... si sale .... intanto il sole si è fatto vivo ... Cavallo soffre, ma stoicamente resiste fino alla chiesa di Ginestreto. Qui ci concediamo una sosta ristoratrice: abbiamo pressochè riguadagnato la quota di partenza. La Chiesa è un rudere solitario fra le ginestre e i calanchi in cima ad un colle.


Da queste parti  i colli sono spesso presidiati da costruzioni più o meno importanti: ruderi di castelli, chiese, semplici casolari spesso disabitati. Un passato vitale, oggi: silenzio, non passa nessuno, qui non si incontrano neanche ciclisti. Ma bello da vedere.
Anche se la campagna è coltivata, il territorio mostra le ferite dovute alla presenza umana più rarefatta e disattenta.


Ora è discesa, una lunga, omogenea, ritemprante discesa fino al fiume che ci riaccoglie a Ponte Uso.




Riincontriamo  una strada provinciale, riincontriamo tanti ciclisi, ma riincontriamo anche la salita!


Nulla di grave, le gambe sono calde. Con calma, senza affanni, a Sogliano ci torniamo. Ma la fatica si fa sentire, rendendoci  insensibili all'aroma di porchetta che ci accoglie all'ingresso del paese e  desiderosi della sosta finale. L'olfatto lo appagheremo in futuro, con il profumo del formaggio di fossa, oggi siamo appagati così. 
Due rapidi conti e capiamo di aver superato oltre 400 metri di salita, in questa  calda mattinata di giugno. Non male, ci siamo meritati una foto ricordo!




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