domenica 24 giugno 2018

Sulle colline fra Castrocaro e Dovadola, terre di santuari e antiche rocche .

L'Eremo di monte Paolo è raggiungibile attraverso una bella strada asfaltata da Dovadola. 7 km di salita continua per superare un dislivello di circa 350 metri. 
Esiste anche un sentiero che consente di salire a piedi, e che qualche tempo fa ho percorso con amici, e il cui gradevole ricordo mi ha spinto a scegliere questa meta per una nuova escursione. Ovviamente provvedendo ad allungare ed arricchire il percorso, per renderlo adatto alla nostra formazione (anche oggi siamo in compagnia!).

Partenza da Terra del Sole verso Castrocaro, e poi su per i campi a destra della statale, raggiungendo il santuario attraverso il "sentiero del Santo", per scendere poi a Dovadola e rientrare attraverso la viabilità ordinaria a Terra del Sole, sulla strada che costeggia il fiume Montone. Un anello di poco più di trenta km.


Delle bellezze di Terra del Sole e Castrocaro ci siamo interessati in altre occasioni, oggi l'interesse è rivolto principalmente alle colline che esploriamo. 
Alle otto siamo già in sella, pur splendendo il sole la giornata è fresca e gradevole: condizioni ottime per affrontare, in giugno, le salite appena fuori Castrocaro!


Le nostre aspettative non vanno deluse, siamo immersi in una pace totale e ci godiamo le tante varianti che la collina forlivese ci offre: calanchi, boschi, grano maturo. In lontananza la pianura e, ancora oltre, la fascia del mare che riflette la luce del mattino.


Ingredienti ottimi per affrontare con entusiasmo la salita che si fa più dura, e il fondo stradale non più asfaltato. 


Questa notte, però, ha piovuto ed imboccato il "sentiero del Santo" ci accorgiamo che si è trasformato in un torrente, ora senza acqua, ma fangoso.
Cavallo non gradisce, e di tanto in tanto mi fa scendere per timore di perdere l'equilibrio. Non discuto,  lo vedo sudato e affaticato.

Fortunatamente non dura molto, raggiungiamo i ruderi dell'eremo ... e poco dopo il santuario!


Breve sosta, due chiacchiere con l'unico e infangato ciclista che abbiamo incontrato fin qui, e imbocchiamo la discesa verso Dovadola. Qui i ciclisti ci sono, e tanti, a faticare in salita: per noi la discesa è piacere puro per sette km.! Ed ecco comparire fra gli alberi Dovadola, con la sua Rocca, in restauro,  vista dall'alto!


La sosta è d'obbligo, ed il ristoro anche. Approfittando dell'ottimo forno e del bar che sembrano aspettare proprio noi! Credo sia la prima volta che visito il bel centro di Dovadola, e ci godiamo la pur breve visita. 
Ormai il più è fatto, la fatica è dimenticata, la salita è finita e ci aspetta solo strada asfaltata. Un ultimo sguardo alla rocca dei conti Guidi incombente, e via verso l'auto, che raggiungiamo prima di mezzogiorno, dopo 4 ore  intense di piccole emozioni da ricordare e di idee per nuove future escursioni da queste parti.
Anche oggi abbiamo incontrato sul nostro cammino ambienti, naturali o plasmati dall'uomo, ricchi di castelli e memorie storiche: ma quant'è bello percorrere questa Romagna!






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