Infine si percorre il tratto più bello, fra prati e boschi radi, circondati dalle rocce bianche che contornano la val Fiscalina.
Qui le pendenze si fanno sentire e accompagnano fino al rifugio Fondovalle. Per noi questa è la meta; per tanti altri, camminatori, è la base per escursioni verso le tre Cime o altri obiettivi più ambiziosi.
La val Fiscalina e il suo rifugio è ormai un appuntamento fisso delle nostre vacanze, e anche quest'anno è in calendario. Eccoci quindi al frequentatissimo rifugio Fondovalle e alla sua ricca ed eccellente offerta gastronomica.
Ma l'entusiasmo ci ha preso la mano e arriviamo in forte anticipo sull'ora di pranzo. Cavallo e io abbiamo anche sudato abbondantemente in salita nonostante la temperatura fresca; il sole, nascosto, non ci aiuta ad asciugarci. Decidiamo quindi di tornare a Sesto.
Detto fatto, in discesa è questione di un attimo.
Ma non vogliamo chiudere così la giornata: riprendiamo la salita, sulle strade asfaltate che si arrampicano sull'altro versante della valle. Non ci sono auto, ma abbiamo qualche difficoltà a trovare la direzione giusta ... e la pendenza non perdona! Il freddo non si sente più, Cavallo lancia segnali di insofferenza. Ma proseguiamo, con qualche sosta per respirare a pieni polmoni l'aria di Sesto e immergerci nel verde tenero e brillante di questa valle unica che ora si può ammirare dall'alto.
Arrivati nei pressi del gasthof Waldruhe ci rendiamo conto che, nonostante tutto, abbiamo già scalato altri 250 metri! Può bastare, è ora di sederci a tavola!
Ci accettano nonostante l'ora inusuale per pranzare quassù. Un pasto semplice, che ricorderemo con piacere (presidio slowfood)! Anche la pioggia tanto temuta per tutta la mattina è con noi e ci grazia presentandosi solo durante il pranzo!
E' ora di scendere, con calma. Riprendiamo la strada di Dobbiaco, tranquilli ed appagati, e ci gustiamo il panorama, orgogliosi della performance di giornata: 50 km, 600 mt di dislivello superati in salita!
Nessun commento:
Posta un commento