lunedì 13 novembre 2023

Percorsi autunnali

In giro per posti noti, che oggi però sembrano diversi grazie alla luce autunnale, in pineta, al mattino, procedendo verso il sole. 


C'è molta umidità nell'aria, e a noi pare averla assorbita tutta fin dal primo tratto di strada, sull'argine del Ronco, dove le canne appesantite dall'umidità si sono chiuse sul sentiero, quasi  a volerlo sbarrare, opponendosi al passaggio dei ciclisti con percosse di foglie umide; è così fino alla chiusa verso la foce, che percorriamo dirigendoci verso la Torraccia


Eccola. Si staglia possente e incurante degli anni in mezzo alla campagna piatta e nuda, come deve essere a novembre. 

Sullo sfondo la pineta di Classe. La raggiungiamo in pochi minuti e subito ci immergiamo in un mondo di suoni attutiti: il vento, i versi degli animali invisibili, le ruote sull'erba e sui ramoscelli spezzati.


Raggi di luce giocano con gli alberi e i cespugli; o con le canne che di tanto in tanto subentrano al bosco. Percorriamo sentieri tortuosi, spesso interrotti da alberi caduti e non rimossi, segnati da tracce innumerevoli di animali.


Ancora una volta è grazie a Gianluca che percorriamo e ci godiamo questi sentieri, un susseguirsi di curve e saliscendi circondati da ambienti sempre diversi.


Usciamo dalla pineta, Lido di Classe è la nostra meta intermedia, quella dedicata alla pausa caffè. Che però non c'è perché non troviamo un bar aperto. 
Fa niente, rientriamo seguendo una via meno tortuosa.

Oggi sono 46 i km percorsi in tre ore. Trappa breve quindi, ma ancora una volta tappa gratificante.





mercoledì 11 ottobre 2023

Ravenna è tutto questo



In giro verso nord,  apparentemente senza  meta , aspettando il sole in una mattina che invece è rimasta grigia. 
Tranquilla strada asfaltata fino a Sant'Antonio e poi provinciale per sant'Alberto; traffico: ce ne liberiamo svoltando sull'argine destro del canale destra Reno. Fino alla Romea, poi passiamo all'argine sinistro che ci porta a Casalborsetti: non una metropoli, ma un luogo noto  del quale scopro solo oggi la piazza, con chiesa, forno, bar accogliente e ... fontana, una dotazione preziosa per chi va in bici.
Il tempo di un caffè  e subito ci immergiamo nelle pinete. Prima a nord, in riva al mare, fino alla zona militare interdetta; e poi, ritrovato il Lamone, percorsone un  tratto dell'argine destro, all'interno della pineta che circonda la piallassa della Baiona.


E non è più solo pineta, ma un mondo d'acqua, sabbia e arbusti. Un mondo appartato di cui ci piace esplorare alcuni angoli poco noti, accompagnati dalle voci e dagli sbattiti d'ala degli uccelli.


Come sempre, Gianluca avanti a tracciare la via, io dietro. Soste frequenti per fotografare. Non incontriamo umani; cigni, cavalli, fagiani in quantità. Ci si sente esploratori!


Poco a poco la mano dell'uomo ritorna visibile, inizialmente sotto forma di file ordinate attorno al sentiero ridiventato stradello di pineta.


Poi, sgombrata la vista da arbusti rovi e canne, attraverso l'immagine, seppur lontana e sfumata nella nebbia non ancora dissipata, della zona industriale.

Bentornati in città: Ravenna è tutto questo! Ed altro ancora.




sabato 7 ottobre 2023

Cavalli e Somari, dalle parti di Volano

Una breve escursione in direzione di Goro, interrotta per una foratura dalle parti di Volano, ci ha comunque consentito di tornare ad ammirare le sculture di legno sulla spiaggia.


E fra tutti gli animali presenti, sono i quadrupedi ad attrarre la nostra attenzione: cavalli rampanti, ma anche mansueti somarelli.


Naturalmente ognuno di noi si è identificato in un soggetto, e per il più vanitoso (ancora senza nome) non poteva mancare lo foto di rito.


34 km, a Goro arriveremo la prossima volta: intanto ci consoliamo con l'anguilla: qui a Comacchio c'è la sagra!



mercoledì 4 ottobre 2023

Le salite di Teodorano

 


Panighina, presso Bertinoro. Partiamo da qui per esplorare le colline verso il monte Cavallo e Teodorano, luoghi spesso citati dagli amici e ricordati ma mai raggiunti prima. Ora che Cavallo blu è a riposo ci proviamo.

Aspra salita verso Bertinoro, e poi via per strade secondarie e a volte impervie, circondate dalla ricca campagna, splendida di luce settembrina. 



 

martedì 3 ottobre 2023

Un ristoro non usuale per il ciclista!

A poco più di 30 km da Ravenna, in prevalenza percorsi lungo gli argini del Montone, un ristoro non usuale, per il ciclista. E per tutti gli amici dei ciclisti: Casetta Rio del Sol.


L'ho scoperto oggi, ancora una volta guidato da Gianluca: 25 km di argine, sinistro o destro, fino all'incrocio con la provinciale 27, dopo Passo Vico. Di lì si lascia il fiume e si raggiunge Villanova, un breve tratto di ciclabile verso Faenza, poi  si attraversa, pericolosamente, l'Emilia. E su, verso le colline, per 4 km. 


A prima vista un campo indiano ...  Ma poi ecco un fornito bar, con dolci e succhi fatti in casa...


e una ricca dispensa ...

Il tutto a prezzi più che equi. Che non guasta.


Si può anche pranzare ... 

... ma scopritelo da voi cercando sul sito! Rio del Sol

E il resto del viaggio? Merita un nuovo post!!



giovedì 14 settembre 2023

Scusate, e per Ravenna?


In giro per le colline romagnole, fra Forlimpopoli e il monte Cavallo, ma per vie traverse!

Senza Gianluca non avrei mai osato, e non avrei scoperto la bellezza di questi posti. E, lo si vede di cartelli, non sempre i forlivesi son generosi di informazioni a quelli di Ravenna!

Partiamo da Forlimpopoli, parcheggio del chiosco di piadina, nei pressi dell'incrocio per Bertinoro sulla via Emilia; pochi metri e subito lasciamo l'asfalto. Attraverso carraie saliamo e presto eccoci alla chiesa di Casticciano.  Ancora carraie, ma in ripida discesa.


La visuale si allarga, le vigne ancora colme si alternano agli ulivi e a campi mietuti, arati o ancora da arare; un mosaico di colori caldi; non c'è anima viva. 


Compare, sulla destra il castello di Teodorano e ci avviciniamo, sempre su sterrato, senza raggiungerlo, la nostra meta è il monte Cavallo con i suo 480 metri.


Si sale e si scende, sempre su fondo sconnesso e polveroso. Fortunatamente Cavallo Blu oggi non è con noi, troppe salite per le su gambe: a fine giornata solo oltre 850 i metri di dislivello colmati! E con questo terreno anche la discesa non è agevole.






Raggiungiamo la quota più alta di giornata, poco sotto la cima del monte, con i suoi ripetitori; e imbocchiamo la via del rientro, decisamente non sempre agevole.


Ma la nostra guida non sbaglia, e continua a scegliere le vie meno battute, e più poetiche ... fino al cipresso di Francesca, nei pressi di Bertinoro.




A questo punto ci starebbe un buon caffè, e dirigiamo al centro del paese, in cui però non troviamo locali aperti. 
Non ci resta quindi che scendere evitando ancora, ove possibile, le strade asfaltate. 
Uno sguardo al contachilometri: 34 km in 2,45 ore non è male! 

Grazie a Gianluca e grazie al giovane sostituto di Cavallo blu: muscoli preziosi! Ci rivedremo presto da queste parti.



giovedì 17 agosto 2023

IERI E OGGI

 Poggio alla Lastra nel cuore

Cà Morelli, anni '70?

Una mostra fotografica è l'occasione per tornare da queste parti. "Nove Parrocchie da camminare" è il nome della mostra, organizzata su pannelli esposti nel piccolo borgo di Poggio alla Lastra, appennino forlivese. 

martedì 27 giugno 2023

CICLABILE DEI TRABOCCHI 2: da Fossacesia a Vasto

 


La seconda tappa della nostra esplorazione della ciclabile dei Trabocchi inizia dove eravamo arrivati ieri: Lido di Fossacesia. 
E per un breve tratto il percorso è simile al precedente. Con la stessa comoda sagoma della pista che percorriamo per circa due km, fino al ponte sul fiume Sangro. 

domenica 25 giugno 2023

CICLABILE DEI TRABOCCHI 1: da Fossacesia a Ortona

 


Lungomare di Fossacesia, comincia qui la nostra esplorazione della pista ciclabile dei trabocchi. Siamo circa a metà del percorso che si snoda, con qualche interruzione, da Vasto a Ortona; lo percorreremo nei due sensi, oggi andiamo verso Ortona


Ne abbiamo parlato tanto e ci aspettiamo che i trabocchi siano protagonisti indiscussi della scena. Subito incontriamo il primo.
Ci troviamo su una bella, ampia pista asfaltata e attrezzata; il percorso, che sfrutta il tracciato della vecchia ferrovia, è pianeggiante; il mare non ci abbandona mai e ci offre panorami via via diversi.

martedì 25 aprile 2023

TORNIAMO A RACCONTARE LA ROMAGNA, TORNIAMO SUL LAMONE


Sono anni che con Cavallo Blu esploriamo gli argini dei fiumi romagnoli, del Lamone in particolare. 
Ma mai avevamo percorso il tratto finale, dal ponte sulla strada per Sant'Alberto al mare, un tratto pianeggiante che non promette particolari emozioni. 
Ci diciamo che, dopo sette anni, è ora di completare l'opera, magari allungando l'itinerario con un tratto di strada sicuramente gratificante. Partiremo quindi da Porto Corsini, percorreremo la ciclabile che costeggia la piallassa Baiona fino alla foce del Lamone, e da lì risaliremo il fiume.


Andiamo, L'aria è fresca, ma il sole riscalda. La ciclabile sulla piallassa ci è già, nota ma è piacevole da ripercorrere, e si conclude in un attimo nei pressi della foce del fiume. Imbocchiamo l'argine destro nei pressi del maneggio.

 

C'è vento, fortunatamente alle nostre spalle; Il sentiero percorribile si fa più stretto, nell'erba alta.


Lasciamo l'argine e ci portiamo sulla carraia che lo costeggia. Alla nostra sinistra scorrono i capanni della piallassa; ci spostiamo all'interno del fiume per attraversare la Romea; riemergiamo in un cantiere, il paesaggio ne soffre, ma le ruote scorrono meglio. 


Sarà così per un lungo tratto, fino a quando rientreremo nella golena del fiume raggiungendo la nostra, modesta, meta di oggi: il ponte della via per Sant'Alberto. 


Invertiamo la marcia e imbocchiamo la via del ritorno. Ora abbiamo  il vento contrario e scegliamo la strada più facile: questa volta l'erba alta la lasciamo a chi ci vive!



Alla fine saranno circa 30 km, non tanti. Ma forse per l'erba alta, o  per il vento, o per l'orologio biologico che corre inesorabile, Cavallo Blu sostiene che ne abbiamo percorsi molti di più!




IN QUESTO BLOG, post sul fiume Lamone: