venerdì 21 agosto 2020

MONTEFELTRO INCANTATO, castelli, poesia, silenzi ... e salite!

Doveva essere un giro attorno ai laghi sopra San Piero, ma la pioggia ci ha respinto verso valle. Così ci ritroviamo a parcheggiare a Sant'Agata Feltria sotto un cielo parzialmente nuvoloso, decisi a recuperare il tempo perso, ma senza un programma preparato. Puntiamo a Pennabilli, sull'altro lato della valle: dovrebbero essere 25 km andata e ritorno, salite? Certo, ma quanto dure non sappiamo. Vedremo.

Dobbiamo sceglier fra due percorsi, ci consigliano quello che passa da Petrella Guidi. Andiamo, subito lasciandoci alle spalle la rocca imponente e il centro di Sant'Agata. La visiteremo al ritorno.



Di fronte a noi una vista maestosa.  La strada è asfaltata, ma sale impietosa, nel silenzio, sotto un cielo che si fa meno nuvoloso. Fa caldo, Cavallo rallenta senza preoccuparsi di farsi attendere. La strada è spesso delimitata da arbusti di rosa canina e more, belli da vedere e invitanti  l'assaggio. Ma io e Cavallo non ce ne accorgiamo.


Solo sei km per Petrella Guidi, Cavallo sbuffa ma resiste e non mi fa mai scendere. 
E finalmente eccolo il borgo di Petrella Guidi. Arroccato sulla cima, immerso in un silenzio e in una pace totale. Lo esploriamo


Bellissimo, ventoso, carico di memorie e di poesia: Piero Della Francesca, Fellini, Tonino Guerra... Ma la strada che ci attende è ancora tanta.
Un ultimo sguardo alla valle, e giù. Verso il Marecchia.


E poi nuovamente su, verso Pennabilli che si avvicina lentamente: una meta  reale o un miraggio? 
Incautamente seguiamo le indicazioni che suggeriscono un percorso ciclo-equino e affrontiamo l'ultima salita abbandonando la strada asfaltata. Si fa veramente dura, per i sassi e per il sole che ora è impietoso.
Ma arriviamo, faticosamente, ma arriviamo. Sono le due, troviamo ristoro in un forno miracolosamente aperto che sembra quasi ci abbia pietosamente atteso! Pizza, crostata e acqua fresca, tanta: un menù da atleti. Bivacchiamo all'ombra, in piazza, davanti al museo della matematica! Una meta di tante uscite scolastiche, ci dice Franca.



Il paese non ha il fascino di Petrella Guidi, ma è pieno d'arte e meriterebbe una attenzione che oggi non siamo in grado di offrire: in testa ci sono le salite che ci attendono per tornare all'auto!



Lasciamo Pennabilli e le sue meridiane, ed è un bene perché il cielo si è oscurato e scarica qualche goccia. 
Ora la strada sale senza strappi, ma la salita sembra non finire mai e il fondo è a tratti caldo e untuoso di asfalto fresco. Manteniamo stabilmente la retroguardia. 
E finalmente arriviamo.



La foto usuale di Cavallo, davanti al teatro, certifica la conclusione del nostro impegno di oggi! 
L'escursione ci ha già dato tanto, abbiamo percorso 27 km superando oltre 900 metri complessivi di dislivello in salita: per oggi può bastare, siamo soddisfatti della nostra nuova piccola grande avventura.  Torneremo, certo che torneremo, più organizzati, con un programma più definito: questa è una terra che ha molto altro da mostrarci e nuove salite da scoprire.


Ora che Cavallo è comodamente sistemato sul rimorchio, come sempre ci scambiamo qualche giudizio sulla giornata, scoprendo che mentre arrancavamo in salita c'è chi, grazie alla pedalata assistita, ha trovato il tempo di ... andare a more! 



Un po' poco per la cena: facile rimediare!


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