Ebbene sì. Ci facciamo attendere!
Non perché la salita sia particolarmente dura, ma perché essere
ancora qui, in una splendida giornata di sole, nel primo giorno di vacanza dell’anno
del Covid, è un piacere da gustare con calma, da intenditori, da amanti della
montagna. Anche se la temperatura, inizialmente, è bassa e l'aria pungente.
La prima 4 anni fa. Una prima escursione timorosa, sola
andata, ritorno in bus.
La seconda nel 2018, con miglior organizzazione e miglior
conoscenza del percorso, andata e ritorno.
Chi lo desidera può rileggersi i nostri racconti.
Oggi quindi più che sulla cronaca ci soffermiamo su qualche impressione.
Le tre cime sono ancora lì, splendide, a vigilare sul primo
tratto del nostro percorso...
Le gallerie e i passaggi arditi sono ancora lì, invitanti.
Cortina è ancora lì, ad attenderci. Per noi ogni volta è un piacere rinnovato entrare nella stupenda valle D'Ampezzo ... e, subito dopo, è forte il desiderio di fuggire da vetrine e traffico.
A cambiare son stati alcuni dettagli del percorso. Un percorso che negli ultimi tempi aveva subito gravi danni,
costringendoci a volte a faticose deviazioni. Per frane imponenti o, l’anno
scorso per interi tratti di bosco abbattuti.
Frane, soprattutto nei pressi di Dobbiaco, ce ne sono
ancora, perché l’inclemenza del tempo è ormai divenuta una costante di ogni
anno, ma la strada è totalmente libera e ben battuta e protetta da lavori
importanti di ripristino idraulico. Il fondo è prevalentemente in ghiaino compatto, in particolare
nel tratto Atesino.
Restano tracce dei danni passati: tratti di bosco ridotte a
distese di ceppi.
E almeno una delle bellissime stazioni crollate: è un vero
peccato che non si riesca a restaurarle e riutilizzarle. Speriamo che per l’occasione
dei prossimi mondiali di Cortina e, soprattutto delle future olimpiadi,
qualcosa in più si possa fare.
Ma la natura non è solo spietata: in poco tempo cura le
ferite che infligge ricoprendo di nuova vegetazione aridi ghiaioni. Come nel
tratto più spettacolare del percorso, dopo lo scollinamento verso Cortina,
quello che domina Fianes.
Un percorso conosciuto quindi, che anche oggi abbiamo compiuto nella sua interezza, andata e ritorno, che ogni volta rileva qualcosa di nuovo.
Un percorso amato che resta tappa irrinunciabile della nostra estate fra le Dolomiti.
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