Fino a Monguelfo nulla da segnalare, poi il cambio dipendenza si fa sentire, ma senza creare problemi particolari. L'attenzione più che sullo sforzo è concentrata sulla ricerca del Castello, che in effetti presto ci sovrasta. La ciclabile scorre lontana dal traffico, pochi anche i ciclisti.
Qualche chilometro e la valle si apre ed è una meraviglia pedalare ai suoi bordi. I prati quest'anno son particolarmente rigogliosi e invitanti, non c'è segno di turismo invadente, i campanili dei piccoli borghi che si susseguono sull'altro versante della valle ritmano il nostro percorso.
Con Cavallo mi attardo ad ammirare la valle, ci facciamo attendere.
Scene di tranquilla vita rurale, assistiamo trepidanti quasi in diretta alla nascita di un vitello.
Riattraversiamo la statale e affrontiamo il tratto più impegnativo: un rettilineo, su fondo asfaltato, lungo, che lascia poco respiro.
E' duro, ma Cavallo resiste stoicamente portandomi, lentamente ma senza mai scendere di sella, alla nostra meta, il tanto agognato ristoro, il nostro "posto delle fragole".
Siamo a Santa Maddalena, altitudine 1480, al maso Regiohof: Qui le fragole le coltivano e le vendono, ma si possono anche gustare assieme ad altre specialità: una meta ogni anno irrinunciabile. E anche oggi siamo qui. Tagliere tirolese, fragole, breve riposo. E giù ... verso i 1080 mt di Monguelfo, per poi affrontare l'ultima salitella verso Dobbiaco. Alla fine i km percorsi saranno oltre 60 e oltre 500 i metri di dislivello guadagnati, in salita e discesa: anche oggi ci siamo meritati la cena!
Nessun commento:
Posta un commento