giovedì 12 ottobre 2017

LA TORRETTA DEL BEVANO


Sarà l'effetto della tenera luce di un pomeriggio autunnale, ma oggi Cavallo è in vena di nostalgia e continua a parlare della pineta bruciata, della Bassona, e della foce del Bevano. Anche se lui  a fare il bagno "ignudo"senza costume da quelle parti, come si faceva con naturalezza noi umani oltre trent'anni fa,  non c'è mai andato. Ma gliene ho parlato tante volte!
Sono tutti posti in cui oggi non si può entrare; comunque decidiamo di avvicinarci per dare un'occhiata e, di ritorno da Milano Marittima, anziché prendere per Ravenna al ponticello sul Fosso Ghiaia svoltiamo a destra e ci dirigiamo verso il mare seguendone il percorso. Anche qui siamo nel Parco del Delta del Po



Il fiume e la valle alla nostra destra sono piuttosto nascosti dalla erba alta, andiamo velocemente e puntiamo alla torretta di osservazione che domina il torrente in prossimità della immissione nel Bevano.
La torretta ha vissuto tempi migliori, ma è praticabile, e comunque offre una vista unica verso l'Ortazzo, la valle ricca di vita circondata dai fiumi e dalla pineta...


Sullo sfondo, a sud, capanni. In primo piano, capanni: i ravennati amano i capanni!
E in primo piano  resti dei due capanni distrutti dalla furia della scorsa pazza estate!


A nord-est verso Lido di Dante, la campagna e la pineta in gran parte bruciata al di là della quale si può solo immaginare la spiaggia e la foce del fiume.


Osserviamo per un po', ammirati. Riprendiamo la nostra strada verso casa lungo un bel viale alberato che divide in due la campagna arata di fresco. Qui, ogni volta, Cavallo spera di ri-incontrare i Daini che vedemmo tempo fa ... ma anche oggi ci va male!


La pineta cui ci avviciniamo invece è sempre lì. Ora oltre ai segni dell'accanimento del fuoco porta quelli del vento! Sbirciamo fra le maglie della rete cercando nuovi segni di vita, ma poco è cambiato. Ci vorrà molto tempo!
E poi ... via! Verso il paese e la foce dei Fiumi Uniti
Anche oggi ci siamo fatti oltre sessanta chilometri! Tuttavia chi volesse visitare questi posti evitando la diramazione per Milano Marittima finché il tempo è buono,  sappia che con 30 km se la può cavare.


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