martedì 14 agosto 2018

Santa Sofia - Cà di Veroli - Santa Sofia, passando da Poggio alla Lastra

Da Santa Sofia a Cà di Veroli sono circa 12 chilometri, non tanti. Ma per percorrerli bisogna salire 423 metri, addolciti da 201 metri in discesa, che si trasformano in ulteriore salita quando si torna. Come noi oggi: 624 metri di salita in 24 chilometri, non male per la prima uscita dopo 10 giorni di pigro riposo per Cavallo Blù. 

E' un bel percorso, in gran parte su strada asfaltata, gradevole anche in una domenica di agosto in cui tante auto hanno preso d'assalto questi luoghi. C'è qualche strappetto, sopratutto lungo i due chilometri di statale che si percorre da Santa Sofia fino al bivio per Poggio alla Lastra. Comunque Cavallo non si è lamentato.
Santa Sofia oggi si prepara a ricevere i Buskers, ma la festa inizierà più tardi e noi parcheggiamo agevolmente vicino alla piazza, prendendo la strada per il Carnaio; dopo circa due chilometri svoltiamo a destra  e subito il percorso diviene gradevole, immerso nella natura. 

 

La strada è per lunghi tratti ombreggiata: il bosco ha avuto quasi ovunque il sopravvento sulle coltivazioni; la montagna è in gran parte spopolata e la sua cultura secolare quasi scomparsa.

Avvicinandoci a Poggio alla Lastra incontriamo il vecchio cimitero, abbandonato, e dopo il piccolo borgo, la chiesa, la madonnina: la "maestà".



Luoghi densi di ricordi per Franca che ci accompagna, e che è nata da queste parti. Ma anch'io ormai sono di casa.

Dal paese si domina il pendio soleggiato su cui sorgeva "Cà Morelli", al di là del fiume, dove viveva la sua famiglia. Oggi un rudere invaso dalla vegetazione fra due pascoli che ancora resistono, ieri un piccolo borgo denso di vita, di cui solo pochi anni fa erano più visibili le tracce.



Proseguiamo e ci avviciniamo al fiume, oggi pieno di visitatori, e ai suoi ponti in pietra. E' il Bidente di Strabatenza, che si unirà più a valle con altri due rami omonimi e, successivamente, prenderà il nome di Ronco, arrivando fino a Ravenna. Un fiume importante per l'economia e la vita passata in questi territori. Ma queste cose interessano poco a Cavallo, che si rifiuta di  scendere al ponte posto sulla vecchia mulattiera verso Cà Morelli, oggi assediato dai visitatori domenicali. 
Si lascia invece fotografare sul ponte di Cà di Veroli, cui arriviamo  dopo un breve tratto di strada bianca,



Si potrebbe proseguire puntando a Strabatenza e a Ridracoli. Ma per oggi siamo appagati: meglio scendere verso Santa Sofia e cercare un ristoro meno affollato di quelli che si trovano qui.

Allora andiamo. E come spesso ci accade, è solo ammirando la strada in discesa che ci aspetta che ci rendiamo conto della fatica fatta per giungere fin qui. Evidentemente era il giorno giusto, lontani dalla calura di Ravenna, e siamo soddisfatti!


















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