sabato 16 settembre 2017

ANTEFATTO: IN BICI DA DOBBIACO A CORTINA

Il 15 luglio di qualche anno fa, da Dobbiaco a Cortina, lungo la ciclabile che segue il tracciato della vecchia ferrovia, in una bella giornata di sole. 
E finalmente ci proviamo, pensando che questa è solo una parte del percorso che poi prosegue lungo il Cadore fino a Calalzo, e in futuro, chissà... Qualche dubbio c'è ancora, perché Franca ha una city bike, e forse non è adeguata. Ci proviamo, pensando anche che se ce la vedremo brutta potremo sempre caricare le bici su un autobus. 
Nel materiale in distribuzione in Veneto questo è un tratto della " LUNGA VIA DELLE DOLOMITI"; peccato che vi si illustri il percorso solo fino al confine con l'Alto Adige, a Cimabanche. Poi bisogna ricorrere alla documentazione tirolese, diversa. 
Partiamo dalla stazione di Dobbiaco, altitudine 1213, circa. Ci aspetta una strada in salta fino al passo di Cimabanche, 1529. Poi si scende fino ai 1224 di Cortina. Salita e discesa dovrebbero essere regolari, senza strappi, come si addice ad una vecchia strada ferrata. Speriamo, perché le nostre gambe sono più da passisti urbani che da scalatori!



La partenza è tranquilla, il fondo è buono, sembra rifatto recentemente. Lo conferma il cartello che indica lavori in corso di sistemazione della pista ciclabile, apprezziamo l'organizzazione tedesca.

Passiamo a fianco del lago di Dobbiaco e, successivamente, del cimitero di guerra. Percorso moderatamente faticoso, molto piacevole finché non ci troviamo in pieno cantiere: qui i lavori per il rinnovo della pista ciclabile sono in corso, e il fondo si è trasformato in una pietraia. Non seguiamo il suggerimento offerto da segnali abbastanza criptici, di trasferirci nel parallelo greto asciutto del torrente: errore, perché si tratta di una deviazione utile.
Quindi la nostra pedalata diventa più faticosa e siamo spesso costretti a scendere dalla bici. Per fortuna a consolarci c'è l'ambiente stupendo e la possibilità di gustare scorci di paesaggio che normalmente, percorrendo la valle di Landro in auto, non si apprezzano. In particolare ci concediamo una sosta premio all'incrocio della valle della Rienza, per ammirare la cartolina delle tre cime. C'è anche una postazione specifica, con relativo binocolo a pagamento che però non usiamo. 


La Pista continua lasciando il laghetto di Landro, (km 11,4) sulla sinistra e sale in maniera più decisa sino alla località di Carbonin (km 13,5). A sinistra la strada asfaltata conduce a Misurina, la ciclabile col suo bel fondo compatto fa rotta su Cimabanche che raggiunge dopo 16,4 km da Dobbiaco e circa 350 mt. di dislivello superato in salita.
Lo sterrato che incontriamo in questa prima parte di percorso è di ottima qualità. Compatto e ben battuto senza affaticare eccessivamente rende ancora più affascinante il tragitto.
A Cimabanche è presente un noleggio bike in prossimità dello passo e vi sono buone possibilità di approvvigionamento idrico. Poco dopo lo scollinamento sulla sinistra sarà visibile un laghetto con le montagne che cingono Cortina che cominciano a delinearsi sullo sfondo.



Proseguiamo affrontando ora la parte più ardita del percorso, allontanandoci dalla statale nei punti in cui questa si fa stretta per scendere verso Fianes e Cortina.
E lungo il percorso, ora in discesa, continuiamo a incontrare le vecchie stazioni ...
Un percorso sempre più scolpito nella motagna ...
... che si inbuca nella montagna

... e attraversa candidi ghiaioni di dolomite ...

Per continuare a scendere, e prepararsi, giunti a Fiames, allo spettacolo della ariosa e maestosa valle di Cortina!

Missione compiuta, ce l'abbiamo fatta, ora cerchiamo la stazione degli autobus, posta nel piazzale della vecchia stazione ferroviaria, e ci concediamo un più riposante ritorno con le bici caricate sul rimorchio. Almeno fino a Cimabanche: dopo, il piacere della discesa fino a Dobbiaco non ci può mancare!

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