domenica 25 agosto 2019

Le salite da Verghereto verso il Fumaiolo

Domenica 18 agosto.
Dalla mappa del percorso quella di oggi non sembra una escursione particolarmente impegnativa. Strade asfaltate, poco più di 20 km., con partenza e arrivo a Verghereto.


domenica 11 agosto 2019

VAL DI CASIES: il posto delle fragole


"Questa valle laterale della Val Pusteria si estende per ca. 18 km, con il suo carattere agreste ancora oggi in tutto e per tutto, tra i costoni del Gruppo delle Vedrette di Ries-Aurina e le Alpi della Defreggental a nord. Le colline dolci, i pendii fittamente boscosi nelle parti più basse della valle, le malghe verdeggianti e le vette maestose in alto sopra le tre deliziose località della Val Casies Colle, San Martino e Santa Maddalena fanno impazzire di gioia i vacanzieri innamorati della natura."



28/7. 
La descrizione della valle di Casies e il ricordo delle fragole gustate in passato sono richiami cui non si resiste, anche se oggi il cielo promette pioggia. Vorremmo percorrere tutta la valle, ma per prudenza accorciamo il percorso lasciando l'auto nei pressi della locanda (chiusa)  Bruckenwit,  lungo la strada  a monte di Tesido (1200 mt). Di lì si raggiunge agevolmente la ciclabile che sale nel bosco parallelamente alla carrabile, sulla destra.

La salita è gradevole, dal bosco si passa ai prati; si lambiscono  numerosi abitati, masi e case sparse che, con ordine altoatesino, partecipano al disegno armonico della valle.

mercoledì 7 agosto 2019

LA CICLABILE DELL'ISEL a due passi dalla val Pusteria


22/7. Siamo a Lienz, mezz'ora di macchina dal confine con l'Italia e la val Pusteria.
Abbiamo rinunciato a ripercorrere la affollata ciclabile da Dobbiaco a Lienz, ormai ben conosciuta, per esplorare qualche strada nuova, scegliendone una alla nostra portata fra le tante  esistenti in questo lembo d'Austria. Ci prepariamo a percorrere la valle di un altro fiume, l'ISEL che incontra la Drava a Lienz, utilizzando la ciclabile  che da Lienz sale a Matrei.

sabato 3 agosto 2019

In sella ai piedi delle Odle


23 luglio. Cavallo Blu scalpita nel retro dell'auto: non si capacita che nei primi giorni di vacanza anziché correre a perdifiato sui prati della val Pusteria passiamo due ore in auto per raggiungere la val di Funes. Ma da tempo volevamo ammirare le Odle da Nord e al tramonto, e oggi siamo qui.

mercoledì 12 giugno 2019

UN LAGO NASCOSTO NEL SAVIO


Nel suo ultimo tratto il Savio sembra voler ritardare il suo ingresso nel mare e si fa ancora più tortuoso che nei tratti a monte. Un indecisione che ha lasciato traccie profonde: il corso del fiume è stato corretto anni fa e ora gli argini sono doppi:  braccia che  abbracciano la campagna  prima di lasciarla, celando al proprio interno una piccola oasi verde di acqua e bosco. Uno scrigno nascosto.

sabato 18 maggio 2019

IL LAMENTO DEI FIUMI AMICI


Il primo raggio di sole dopo tanta pioggia riaccende il desiderio di incontrare gli amici fiumi, per salutarli e fare un bilancio "ciclistico" dei danni del maltempo. Con Cavallo blu decidiamo di spingerci fino alle porte di Forlì lungo il Montone per poi rientrare fiancheggiando il Ronco; poco meno di 60 km in tutto. In testa le immagini dell'alluvione a Villafranca, nelle gambe (di Cavallo) la ruggine di una primavera piovosa come mai.

domenica 31 marzo 2019

Oggi risaliamo il Savio, dall'Adriatica a Cesena




 Un vecchio progetto che riprendiamo: completare la conoscenza del Savio (fiume), esplorandone il tratto che dal ponte sull'Adriatica, a Savio (paese), arriva a Cesena, percorrendo sempre le vie che si sviluppano sul lato destro del fiume. Si tratta dell'itinerario di una ben tracciata ciclabile, in gran parte sull'argine che, per comodità di parcheggio, imbocchiamo un paio di chilometri fuori da Savio (paese) lungo la strada che porta a Castiglione di Cervia. 

domenica 17 marzo 2019

Tra acqua e sale, verso Cervia

11 marzo 2019
Cervia attraversando le pinete è una delle nostre mete preferite, un percorso sempre bello ma che poco ha di inesplorato e che oggi non ci accontenta. 
La temperatura è mite ed è tempo di scoprire se le gambe di Cavallo Blu si sono riprese dagli ozi invernali: oggi quindi andremo a Cervia variando e allungando il percorso. Faremo 65 km lungo un anello  per metà su strada asfaltata, da Ravenna a Cervia, passando per Santo Stefano (la via ciclistica per Bertinoro!), San Zaccaria, Castiglione, e per metà lungo  sentieri e attraverso le pinete, da Cervia a Ravenna. Un percorso per noi inesplorato nei tratti che da Castiglione portano a Cervia, attraversando le saline di Cervia.


domenica 3 marzo 2019

Il Ronco fino alla Pieve Acquedotto, sui due argini del fiume




La via Ravegnana che collega Ravenna a Forlì non è una strada consigliabile ai ciclisti. Ma in questi giorni, a causa dei lavori di ripristino, la strada è chiusa alle auto ( ma non alle bici e ... ai cavalli!) nei pressi di Longana. Dato che il traffico si è ridotto anche negli altri tratti, è possibile azzardare una esplorazione inedita. L'abbiamo fatto seguendo un percorso di 55 km, in andata sul solito l'argine destro del Ronco fino all'incrocio con la Cervese, a Forlì. Al ritorno seguendo la Ravegnana fino a Ravenna.
Nei primi chilometri, fino a Coccolia, c'è ancora movimento di auto e qualche camion, ma si può andare. Nell'ultimo tratto, quello sbarrato, invece la strada è deserta e il tragitto sull'argine sinistro del fiume è completamente deserto e silenzioso. Per me e Cavallo Blu veramente godibile,sopratutto in una giornata di quasi primavera come questa.

Argine destro
Argine sinistro
Ma il tratto più interessante di questa escursione è la scorciatoia che consente di attraversare agevolmente superstrade e autostrade, a Pieve Acquedotto di Forlì, seguendo lo stradello prima sterrato, poi asfaltato, che partendo dal ponte sul Ronco di fronte alla casa cantoniera, conduce ad una chiesa; e di lì alla Ravegnana, ormai fuori dalla città.
Ci troviamo improvvisamente in un altro mondo, lontano dal traffico, a contatto diretto col'ambiente fluviale.
La Chiesa è la Pieve di Santa Maria in Acquedotto.
Una pieve romanica che sembra prendere il nome dall'antico acquedotto di Traiano e che, pur essendo a due passi da autostrade e grandi vie di comunicazione che la circondano, non è facilmente  raggiungibile! Ma noi oggi ci siamo arrivati, e anche se non abbiamo potuto visitarla, ne è valsa la pena.