venerdì 1 dicembre 2017

Un raggio di sole, via! E' facile convincere Cavallo blu in palese crisi da mancato movimento.
Tragitto abituale, 55 km, copertura invernale.


 La pineta è bella asciutta, si percorre al galoppo, sole in faccia, vento dietro. Solitudine rigenerante.



domenica 5 novembre 2017

LONGIANO E DINTORNI: gambe stanche e cuore leggero!


C'è una bella guida edita dalla provincia di Forlì-Cesena  che propone 16 percorsi per MB, descrivendoli e classificandoli per difficoltà. Tre sono, a mio parere, adatti alle nostre possibilità e da tempo avevo individuato il primo. 

giovedì 2 novembre 2017

L'ANELLO DEI DUE FIUMI, fra Ravenna e Forlì

Bel pomeriggio di sole, adatto per percorrere  un argine, anzi due: decidiamo di compiere per intero il tragitto da Ravenna a Forlì e ritorno seguendo i due fiumi che legano le città, il Ronco e il Montone, e che a Ravenna si uniscono nei "Fiumi Uniti".
Ci aiuta a descrivere la nostra escursione questa mappa che troviamo appena imboccato l'argine destro Ronco a  Madonna dell'Albero, in corrispondenza della colonna dei Francesi, a ricordo della battaglia del sedicesimo secolo


sabato 21 ottobre 2017

OTTOBRE NON E' SOLO SMOG. Alla ricerca del sole in collina, a Cesena



Dallo spazio si vede una cappa di smog sulla pianura Padana e a Milano in queste ore suggeriscono di non aprire porte e finestre. Qui da noi va meglio, ma il cielo è basso, grigio e non invoglia. Ma vogliamo muoverci alla ricerca di un raggio di sole, ci trasferiamo quindi in auto a Cesena, base per una escursione forzatamente breve vista l'ora che si è fatta, in collina.
Cielo grigio anche qui, ma pazienza, usciamo dal parcheggio dello stadio, inizialmente andiamo ad est ma presto imbocchiamo la via delle colline.

martedì 17 ottobre 2017

IN PACE COL MONDO, correndo fra fiume e valle

10 km sull'argine che separa il  Reno dalla valle di Comacchio, da Sant'Alberto verso il mare.



Da quando ha saputo che abbiamo un blog, Cavallo blu vorrebbe lanciarsi ogni giorno in nuove esplorazioni da raccontare. Ma oggi non ho voglia di caricarlo in macchina, e nei pressi di Ravenna c'è poco di nuovo.
Gli propongo di puntare a Sant'Alberto ed alle valli, anche se per arrivarci c'è un bel tratto di strada provinciale da percorrere. "Ho gambe allenate e zoccoli gommati, andiamo" mi dice. E così andiamo.



giovedì 12 ottobre 2017

LA TORRETTA DEL BEVANO


Sarà l'effetto della tenera luce di un pomeriggio autunnale, ma oggi Cavallo è in vena di nostalgia e continua a parlare della pineta bruciata, della Bassona, e della foce del Bevano. Anche se lui  a fare il bagno "ignudo"senza costume da quelle parti, come si faceva con naturalezza noi umani oltre trent'anni fa,  non c'è mai andato. Ma gliene ho parlato tante volte!
Sono tutti posti in cui oggi non si può entrare; comunque decidiamo di avvicinarci per dare un'occhiata e, di ritorno da Milano Marittima, anziché prendere per Ravenna al ponticello sul Fosso Ghiaia svoltiamo a destra e ci dirigiamo verso il mare seguendone il percorso. Anche qui siamo nel Parco del Delta del Po

domenica 8 ottobre 2017

LA CHIUSA DI SAN MARCO E LA "CICLOVIA" DEL MONTONE

La chiusa di san Marco, sul Montone poco fuori Ravenna, è un punto di riferimento per chi ama percorsi fuori dal traffico, una sorta di casello sulla "ciclo-strada" che parte dalla riva del mare, a Lido Adriano, e arriva a Castrocaro attraversando Forlì. 



giovedì 5 ottobre 2017

PEDALANDO SUL SENIO, FIUME DI GUERRA CHE LAMBISCE ANTICHE FORTEZZE

Fra i fiumi ravennati il Senio è quello che mi è meno famigliare, nonostante l'abbia attraversato innumerevoli volte in auto dalle parti di Alfonsine e l'abbia spesso sentito ricordare per le vicende della guerra. Ma la conoscenza diretta è un'altra cosa, e io e Cavallo lo stiamo scoprendo solo negli ultimi tempi. 
Un paio di mesi fa ne abbiamo esplorato un primo tratto, quello che ha a che fare con Cotignola e Lugo, due importanti centri ravennati che si trovano a ridosso del lato sinistro del fiume. Oggi, dopo aver studiato un po, ci spingiamo più in là, verso l'imolese, visitando Solarolo e Bagnara, partendo da Granarolo Faentino in cui lasciamo l'auto. Il giro non è lunghissimo, circa 33 chilometri, ma è più lento del solito perché scorre su strade che non conosciamo e spesso occorre riorientarsi.




domenica 1 ottobre 2017

GLI ALTI ARGINI E LE CITTA' DEL LAMONE NELLA PIANURA RAVENNATE

A Faenza ha inizio il tratto in pianura  del fiume Lamone. Il fiume passa nelle campagne tra Russi e Bagnacavallo, attraversa Mezzano e sfocia nel  mare  presso Marina Romea (15 km a nord-est di Ravenna, nella Pineta di San Vitale). Il suo percorso  è stato modificato più volte nei secoli.



sabato 30 settembre 2017

I CAMPI MATURI VERSO BERTINORO


31 agosto 2017

Riprendiamo ad affrontare in solitaria le classiche salite di Bertinoro. Siamo più allenati, Cavallo e io, ma è sempre fatica per noi vecchietti.
Comunque è stato piacevole godere delle piccole scoperte che di volta in volta facciamo anche lungo un percorso noto e famigliare.

Oggi una discesa nuova da Bertinoro a Forlimpopoli, magari su un fondo un poco sconnesso, lontani dal traffico.

E poi la vista di una campagna opulenta, che offre i suoi frutti. Come campi di cipolle e tanta frutta! A proposito, lo sapete che a Carpinello esiste un grande emporio dell'albicocca? Dove comprare albicocche fresche ma anche conservate sotto forma di marmellata, succo ( provato, molto buono, un po' caro), ecc.? Solo alcicocche e ... polli!

Su scala industriale e con un allestimento tecnologico: anche la campagna sta cambiando!


BERTINORO. A VEDERE IL MARE DALL'ALTO!

5 giugno 2017

Il dado è tratto: varcata la via Emilia!
E subito un obiettivo ambizioso, Bertinoro. A vedere il mare dall'alto!





venerdì 29 settembre 2017

SUL CRINALE DEL VINO E DELL'ULIVO, da Forlimpopoli a Bertinoro e Cesena

Il programma di oggi è semplice: tenere in esercizio muscoli e polmoni sulla salita di Bertinoro. Niente di nuovo lungo un percorso noto a tutti i ciclisti ravennati e noioso, se fatto in solitudine, per i tanti chilometri di avvicinamento da macinare in pianura. Per questa ragione scegliamo di portarci in auto a Carpinello. Da qui sono una decina i km da percorrere prima della salita, e ciò non guasta. Ascesa regolare, Cavallo se la cava. Così, giunti in fondo al lungo rettilineo in salita del centro di Bertinoro, anziché svoltare a destra per portarci in piazza, decidiamo di azzardare un cambio di percorso e proseguiamo verso Cesena.


lunedì 25 settembre 2017

AL GALOPPO DA RAVENNA A CERVIA, attraversando di slancio Fiumi Uniti, Bevano, Savio




Come tanti ciclisti, sovente me compreso, Cavallo concepisce ogni uscita come una galoppata veloce verso la meta di giornata. Una sorta di cronometro con in palio un premio che non manca mai: la fermata in un buon bar.




L'importanza dell'obbiettivo non ammette distrazioni per osservare e, ancora meno, soste per fotografare.
Ma avevo bisogno di completare gli appunti di tante precedenti uscite verso Cervia integrandoli con qualche informazione aggiuntiva, ad uso sopratutto dei non ravennati.
Ecco allora la necessità di interrompere la cavalcata con qualche sosta, che Cavallo ha mostrato di non gradire sbuffando ampiamente



lunedì 18 settembre 2017

CHE BELLO IL DELTA DEL PO!



22 agosto 2017.



60 km da Volano a Goro, a Mesola e di nuovo a Volano, su un percorso vario.

Un percorso di grande pregio ambientale e storico, lontano dal traffico!
Sono soddisfatto di una giornata faticosa ma gratificante, in cui la mia squadra di escursionisti, due umani e due no, ha dimostrato di essere ormai molto affidabile: sono servite le esperienze condivise in questa lunga estate; ormai allungare il percorso di qualche km per evitare il contatto con la Romea ci fa sorridere!


Sono anche contento di aver scoperto, partecipando casualmente ad una iniziativa, che la nostra regione sta facendo un ottimo lavoro sui cammini storico-religiosi, pedonali e ciclabili. 14 itinerari allo stato attuale.

E poi di aver immediatamente, oggi, provato a saggiarne uno, verificando che i ferraresi sono avanti, sia in termini di segnaletica che di cartografia. 

Un bell'esempio che spero verrà presto imitato anche da noi ravennati. 

Ecco qui alcuni strumenti informativi: un cartello di indicazione stradale (frequentissime sul Po), una mappa fissa nel comune di Goro, e un cartoncino in distribuzione con mappa ad uso dei ciclisti.

domenica 17 settembre 2017

I CAPANNI DEI PIOMBONI

Oggi siamo qui, vicini a casa.
Credo che ogni ravennate conosca questo posto, e ne subisca il fascino. 
Per raggiungerlo, per chi viene dalla città, basta compiere pochi chilometri tutti sulla pista ciclabile del mare fino alla via Trieste e, attraversatala, aggirare il fabbricato dell'idrovora. 
In pratica questa è una piccola variante del classico andata-ritorno in bici, da Ravenna fino alla testa del molo foraneo. Un percorso fatto e rifatto, di circa 34 km.



sabato 16 settembre 2017

DA FORLI' A CASTROCARO, risalendo il Montone

Settembre 2017. 
Trovarsi a Forlì nel parcheggio del Conscoop dopo 30 anni richiama ricordi tumultuosi, anche se oggi l'edificio non ospita più la vecchia gloriosa cooperazione di costruzioni, ma l'Unipol, come in tanti altri posti. 
Ma non siamo qui per intristirci: partiamo per una nuova esplorazione lungo il Montone in una splendida mattinata settembrina.

La ciclabile lungo il fiume rappresenta un breve tratto del Cammino di Dante, che va da Ravenna a Firenze, uno dei 14 cammini individuati dalla Regione Emilia Romagna come percorsi pedonali e ciclabili da sviluppare.

ANTEFATTO: IN BICI DA DOBBIACO A CORTINA

Il 15 luglio di qualche anno fa, da Dobbiaco a Cortina, lungo la ciclabile che segue il tracciato della vecchia ferrovia, in una bella giornata di sole. 
E finalmente ci proviamo, pensando che questa è solo una parte del percorso che poi prosegue lungo il Cadore fino a Calalzo, e in futuro, chissà... Qualche dubbio c'è ancora, perché Franca ha una city bike, e forse non è adeguata. Ci proviamo, pensando anche che se ce la vedremo brutta potremo sempre caricare le bici su un autobus. 
Nel materiale in distribuzione in Veneto questo è un tratto della " LUNGA VIA DELLE DOLOMITI"; peccato che vi si illustri il percorso solo fino al confine con l'Alto Adige, a Cimabanche. Poi bisogna ricorrere alla documentazione tirolese, diversa. 
Partiamo dalla stazione di Dobbiaco, altitudine 1213, circa. Ci aspetta una strada in salta fino al passo di Cimabanche, 1529. Poi si scende fino ai 1224 di Cortina. Salita e discesa dovrebbero essere regolari, senza strappi, come si addice ad una vecchia strada ferrata. Speriamo, perché le nostre gambe sono più da passisti urbani che da scalatori!